Voglio attirare l’attenzione, per questa ultima domenica di Quaresima, su un’annotazione precisa dell’evangelista. Tutti erano pronti a scagliare una pietra. Ma evidentemente i più accaniti erano gli anziani. Dopo le parole di Gesù, se ne andarono uno per uno. Questo mi ha colpito: erano arrivati tutti insieme concitati e pieni di livore…ora pare che – rinsaviti – sappiano guardarsi dentro e assumersi le proprie responsabilità, cominciando proprio dai più vecchi. In greco “più vecchio” si dice “presbitero”, è l’unica volta che compare tale termine nel Vangelo di Giovanni. Potrebbe però essere una ipotesi benevola, fin troppo. Ognuno se ne va perché avrebbe preso coscienza che forse loro erano peggiori di quella peccatrice.
Certo l’intento di Gesù poteva essere quello, però può darsi – ed è più probabile – che se ne vanno perché sono delusi di sé stessi per non essere riusciti ad incastrare Gesù.
Terza ipotesi, semplicemente si potrebbe anche pensare che stiano riflettendo, che qualcosa hanno capito, però è interpretazione non fondata. L’importante è che la donna sia salva. Per il resto a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca! E di fatti il capitolo finirà con un clima così teso che c’è bisogno di specificare le loro cattive intenzioni: vogliono lapidare Gesù. Il Maestro però ha fatto centro! Il principio resta ed è riuscito a ficcarglielo in testa. Facevano appello alla purezza del corpo proprio loro che avevano sporcato la purezza religiosa. Dunque, il principio resta: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Tra l’altro gli anziani nella spiritualità ebraica sono quelli che devono giudicare, hanno il potere del giudizio e paradossalmente sono proprio loro che si scoprono più peccatori e cominciano per primi ad andarsene. Mi vengono in mente i due vecchiacci luridi che tendono insidie alla casata Susanna! Fanno una brutta fine!
Bella, intima e intensa la scena finale. Gesù rimase solo con la donna nel mezzo, devastata, oltraggiata, seminuda e sanguinante per le botte. Prima la donna era nel mezzo di chi voleva lapidare, ora è sola nel mezzo con Gesù. Famosissimo il sintetico commento di Agostino: “Sono rimasti in due, la misera e la misericordia”. Più è grande il peccato, più ci sarà misericordia. Più è duro il cuore ipocrita, più severa sarà la condanna.